Versi di solidarieta’ per Saviano
di Roberto Mosi

         “Comprendere cosa significa l’atroce,

non negarne  l’esistenza, affrontare spregiudicatamente la realtà.”

                    Hannah Arendt, citaz.

                           di R. Saviano,  Gomorra                     

Per me si va nella città dolente,

per me si va nell’eterno dolore,

per me si va tra la perduta gente

                     Dante Alighieri 

Per Roberto Saviano 

A trecento chilometri corre

il treno per Napoli

poi l’incontro da “Mimì

alla Ferrovia”, i miei amici. 

Sulla tovaglia tracce rosse

di vino,  la città di Gomorra

balza evidente: nove cerchi,

l’Inferno napoletano. 

Al centro il Porto, intorno

le terre  da Scampia

a Secondigliano, Forcella Casal

di Principe, Torre Annunziata. 

Per le pareti l’affresco:

il sogno, il dominio della

Camorra, la droga, 

le montagne dei rifiuti. 

La gente sono vermi,

rimangono vermi, sempre”,

la voce della Camorra. 

Il caffè tinge la tovaglia

di nero: ecco l’Acheronte

stipato di dannati: “lasciate

ogni speranza, voi ch’entrate”.