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Uomo Planetario
5 Antropologia di un mondo in cambiamento
(Volume monografico speciale a cura di Fabio Dei, Miriana Meli, Pierangelo Pedani, Severino Saccardi, Giacomo Trentanovi, Stefano Zani) 
Il volume, pensato per promuovere una riflessione a più voci sui cambiamenti in atto nel «mondo globale» – a partire dalle suggestioni che Ernesto Balducci aveva a suo tempo evocato ne L’Uomo planetario  è diventato anche, inevitabilmente, l’occasione per riflettere sugli effetti (in ambito psicologico, sociale, economico, educativo) della crisi provocata dalla pandemia che, in questo periodo, ha colpito (sia pure in modo diversificato) le popolazioni del pianeta. In un dibattito, dedicato soprattutto (come evidenziato dal titolo prescelto) ai temi di carattere antropologico, esistenziale e culturale relativi ai processi di cambiamento in atto, le analisi (che qui proponiamo a partire da una pluralità di ottiche e di punti di vista) non potevano comunque prescindere dagli elementi di novità che l’attuale, drammatico, passaggio va producendo negli assetti di vita, nella mentalità, nelle relazioni sociali ed interpersonali in un contesto in cui la globalizzazione (forse) cambia segno e cambia verso.
6 Severino Saccardi, Quel che manca della notte. Interrogazioni su un mondo che cambia 

14 Covid e non solo. Quel che manca della notte
15 Sergio Givone a colloquio con Severino Saccardi, Metafisica della peste
22 Fabio Dei, Quando siamo scesi dal mondo per un momento 
28 Pietro Leandro Di Giorgi, La maschera e il volto nel tempo della pandemia 
34 Gigi Riva, Tornando a Nembro 
36 Sara Mugnaini, Il tempo della pandemia in forma di racconto 
43 Andrea Bigalli, Ma c’è anche la «pandemia» dell’illegalità globale 
50 Andrea Giuntini, Lo schianto (possibile) della globalizzazione 
55 Marco Salucci, Se si approssima il tempo del «post-umano» 
61 Massimo Squillacciotti, Quel che ci insegna l’Angelo di Wenders 
68 Vito Teti, Continuare a sognare e a sperare. Anche di fronte all’imprevedibile 
72 Roberto Mosi, Quando la poesia parla dai balconi 
77 Rebecca Zani, Pensieri in occasione dell’epidemia

82 Complessità, crisi, mondo: angoli visuali e prospettive 
83 Mauro Ceruti e Francesco Bellusci, Dal rischio della certezza all’opportunità dell’incertezza: le nuove soglie antropologiche 
89 Vannino Chiti, Dialogo Oriente-Occidente e prospettive dell’Europa 
94 Simone Secci, E se di Europa ci fosse più bisogno che mai?
102 Stefano Zani, Un umanesimo nuovo. E interculturale 
114 Piero Meucci, Il giornalismo del mondo che verrà 
119 Daniele Pasquini, Persi nella Rete 
126 Gianni Criveller, Cina e dintorni: quel che ha «svelato» la pandemia 
132 Leila El Houssi, Sponda Nord-Sponda Sud: pensieri di scrittori sul confinamento 
135 Fabiana Menna, «El Futuro está en el Monte»: soluzioni locali a problemi globali 
143 Dario Miccoli, Netanyahu e il pipistrello: raccontare Israele al tempo del coronavirus
149 Alberto Salza, Come la forma delle nuvole 
154 Elena Zapponi, Cuba: se al bloqueo si aggiunge la pandemia 
163 Letizia Oddo, Togliere e dare il respiro? Sul significato di Black Lives Matter 
168 Gaspare Polizzi, L’arte della temperanza e il «nuovo inizio» 
175 Cristina Martelli, La «neutralità» dei dati: un mito duro a morire 
180 Ricardo Héctor Rabitti, È tempo per l’Antropologia di ripensare se stessa?

185 Un «Rinascimento» possibile? Idee e temi 
186 Consiglio dell’Ordine degli Architetti PPC di Firenze, Sulla base della città policentrica 
190 Pietro Bucciarelli, Verso una «nuova civilizzazione» delle città?
196 Giacomo Trentanovi, E se fosse il tempo di un nuovo rapporto città-campagna? 
201 Giorgio Valentino Federici, Una metamorfosi possibile?
207 Simone Siliani, Se i pasdaran del rigore diventano alfieri del debito pubblico 
213 Giulio Mannucci, Il «sistema scuola», tra antichi problemi e nuove sfide 
220 Luca Daffara, La scuola, i cittadini del domani e il banco di prova della crisi 
226 Pierangelo Pedani, Ma prima vengono i bambini!
233 Laura Coser (a cura di), È tempo di cercare nuovi leaders di pace

238 Pensare a più voci 
239 Dottorandi e laureandi del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa (diretti e coordinati dal prof. Fabio Dei), Contagio e socialità sospesa