QUESTONUMERO

 

  Il Tema

5 Severino Saccardi, L’Ottobre 1917 e la forza del mito

 

Culture e Religioni

11 Franco Toscani, Speranza e responsabilità nell’età del pericolo estremo

 

Polis

22 Simone Siliani, Luci e ombre della legge sul reato di tortura

 

Uomo  Planetario

29 L’Europa che noi amiamo

(Atti del Convegno di Firenze dell’8 e 9 maggio 2017)

Una sezione monotematica, quella del presente volume, dedicata agli atti del Convegno tenutosi alle Murate, a Firenze, nella sala Progetti Arte Contemporanea, l’8 e 9 maggio 2017, a cura di «Testimonianze» ed Europe Direct, nell’ambito del Progetto Una certa idea di Europa. Il titolo del Convegno, L’Europa che noi amiamo, è ispirato alle parole che Ernesto Balducci (al quale è dedicata idealmente l’iniziativa) pronunciò all’Arena di Verona nel lontano 1991, quando, come in altre occasioni, aveva messo in evidenza l’ambivalenza della «dimensione Europa», divisa fra «cultura della dominazione» (quella che noi non amiamo) e cultura dei diritti (quella dell’Europa che noi amiamo). Sia pure in tempi così mutati, è in linea con tematiche da sempre presenti nella sua elaborazione culturale che «Testimonianze» ha promosso le due giornate di riflessione su L’Europa che noi amiamo. I lavori, di cui qui riportiamo i contenuti, si sono articolati in cinque conferenze che hanno toccato i temi della crisi economica che attanaglia l’Europa e delle possibili vie di uscita, della laicità e della rilevanza delle diverse religioni nel «pluriverso» culturale europeo, della storia d’Europa vista con gli occhi della poesia, delle migrazioni, della difficoltà dell’Europa a costituirsi come soggetto politico-culturale coeso e «plurale». A conclusione, la Tavola rotonda si è soffermata sull’attualità della visione che Ernesto Balducci, fondatore della Rivista, aveva dell’Europa nel tempo dell’interdipendenza planetaria. Rivolto particolarmente ai giovani, presenti in gran numero alle due giornate, il Convegno si è chiuso con il concerto dell’Orchestra Giovanile dell’Accademia musicale di Firenze e dei Whisky Trail, gruppo storico del panorama musicale fiorentino ed europeo, cui è stata affidata, con il linguaggio della musica, la dedica finale ad un’idea di Europa capace, in tempi segnati dalla tentazione della paura, di lavorare all’edificazione di una «casa comune» di popoli e culture all’altezza delle sfide del «mondo globale».

 

30 Valeria De Lisa, Saluti dell’Amministrazione comunale fiorentina

 

31 Luigino Bruni (introduzione e coordinamento di Simone Siliani), L’Europa della crisi tra dialogo sociale e nuove opportunità

44 Paolo Ricca (introduzione e coordinamento di Severino Saccardi), Laicità e «pluriverso»  e      «pluriverso» culturale e religioso europeo

 

51 Gabriella Sica (introduzione e coordinamento di Rosalba de Filippis), «Cara Europa che ci guardi»: una storia vista con gli occhi della poesia

 

58 Massimo Livi Bacci (introduzione e coordinamento di Stefano Zani), L’Europa nel tempo delle migrazioni

 

69 Mauro Ceruti (introduzione e coordinamento di Roberto Mosi), «Una e molteplice»: l’Europa come soggetto politico e culturale nel mondo della complessità

 

79 Vittoria Franco, Leila El Houssi, Mauro Ceruti, Severino Saccardi (Tavola rotonda coordinata da Piero Meucci), «C’è un’Europa che noi amiamo»: la visione di Ernesto Balducci

 

Società  Civile

90 Dario Ceccherini, La «Penny Wirton» nella Valdelsa

 

Multimedia

95 Franco Quercioli, La Comunità dell’Isolotto: una vicenda comunitaria ed una «lettura soggettiva»

 

98 Luisa Muraro, Una storia, un’autrice e la «misura giusta del raccontare»

 

101Mira Furlani (intervista a cura di Franco Quercioli), Le donne e il prete: una visione «al femminile» della vicenda dell’Isolotto

 

107Gianna Pinotti, I colori delle emozioni

 

Il seguente volume è stato realizzato con il sostegno di