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Le solitudini del nostro tempo

Il Tema
Simone Siliani
, Barack Obama: primi passi di un “nuovo inizio”Non sono stati necessari i canonici 100 giorni per avere un primo assaggio della linea politica inaugurata dal nuovo inquilino della Casa Bianca. Barack Obama, nei primi dieci giorni della sua presidenza, ha già adottato una serie di provvedimenti che hanno invertito decisamente la rotta della politica americana sconfessando tutto l’operato del precedente presidente.

Culture e religioni
Franco Di Giorgi, Il sentiero della pace in San PaoloTendiamo, pur richiamandoci alla pace e alla libertà, a deviare per le facili strade che ci allontanano da ciò che realmente ci può aprire alla conoscenza di noi stessi e al cambiamento. Siamo, in definitiva, responsabili della regressione cui il mondo si dispone passivamente e nuovamente ad assistere e delle pulsioni distruttive da  cui esso è pervaso.Solo l’agápe, secondo la lezione paolina della prima Lettera ai Corinzi, può avviarci (lungo quel sentiero in cui ogni atto profetico, teoretico ed etico ha nell’amore la sua origine  verso la pace.
Pietro L. Di Giorgi, Emmanuel  Levinas e la “responsabilità anteriore”
Tornare a Levinas significa parlare di Dio senza lederne l’assoluta trascendenza, poiché per l’umanità divenuta adulta lo stato di “maggior età” non può che implicare la distruzione di ogni concetto idolatrico del sacro e l’adesione a Dio esclusivamente per un gratuito atto di fede. Ne deriva (secondo Levinas) l’ umanesimo dell’altro uomo, connesso all’idea di una creazione come separazione, che apre ad una nuova e dialogica comprensione della radicale eterogeneità delle concezioni religiose e culturali.
Mary Malucchi, Edith Stein:i molteplici rami di un’unica verità
Una ricostruzione della figura, poliedrica e complessa, di Edith Stein (originale pensatrice, deportata, e perita, ad Auschwitz) e della sua ricerca di una philosophia perennis in grado di ordinare all’interno di una struttura unitaria le direzioni apparentemente diverse che teorie e dottrine hanno seguito nel corso dei secoli.

Polis
Le solitudini del nostro tempo ( a cura di Paolo Del Pasqua e Severino Saccardi)
Severino Saccardi
, Uscirne da soli?
Alla condizione esistenziale ed “ontologica” di solitudine dell’uomo si sommano, in ogni epoca, specifiche “solitudini” di origine “storica”. Come quelle connesse a condizioni di marginalità, esclusione, incomunicabilità e frustrazione sociale. Nel tempo, ambivalente, della “mondializzazione” si sviluppano nuove forme di comunicazione e fenomeni inediti di atomizzazione dei rapporti umani. E’ un contesto in cui la solitudine, oltreché come condizione di vita, si presenta come tentazione. Evitare la scorciatoia di “uscire da soli dai problemi”, già stigmatizzata da don Milani, dovrebbe essere la scommessa di fondo della “buona politica”.
Fabio Dei, Tra le rovine dell’agoràNella società globalizzata, (connotata, per Bauman, dalla solitudine del cittadino globale) sono messi in discussione gli ingredienti basilari della sfera politica: i progetti di un futuro possibile, la fiducia nel cambiamento delle cose, il rapporto fra politica e cultura. Ne deriva la mancanza di un vero legame tra l’agorà (il dibattito democratico e culturale) e l’ecclesia (le istituzioni di governo e di potere). Ma tra le rovine dell’agorà si può scorgere una sorta di brulicante vita sotterranea della società civile da cui ripartire.
Vannino Chiti, Necessità (e solitudine) della “buona politica”
La buona politica è quella che si fonda sull’esigenza di relazionarsi con gli altri, di pensarsi non all’insegna di un “io individualista”, “io-prossimo” e di poter, così, contribuire a dar vita a istituzioni vitali e capaci di raccogliere le istanze della società.. Ma sempre più ci si sente soli in questa battaglia: solo superando l’indifferenza, coinvolgendo i giovani, stimolando la partecipazione si può recuperare il senso dei valori e la ricerca disinteressata del “bene comune” .
Neri Pollastri, La pratica filosofica come antidoto alla solitudine
Solitudine, competizione e insicurezza si intrecciano nella condizione dell’uomo moderno ridotto ad un soggetto consumatore in concorrenza continua e frustrante con gli altri. Come uscire, allora, da una società competitiva che isola dai propri simili e da una “cultura terapeutica” che ritiene l’isolamento addirittura il primo modo per difendere l’individuo dalla sofferenza causatagli dalla convivenza con gli altri? La via maestra sembra quella di tornare a conferire priorità alla categoria dell’intersoggettività, rispetto a quella inflazionata della soggettività, utilizzando il dialogo filosofico
Andrea Bigalli, E’ solo, il prete?Vivere la condizione di prete presenta ambiguità non risolte: la solitudine del celibato è compensata – nell’esperienza pastorale (su cui qui si riflette a partire dall’esperienza personale) – dalla ricchezza dei rapporti umani che si stabiliscono. Ci si può sentire isolati nei valori in cui si crede e soli nella sofferenza della croce. Che, però, spalanca le porte alla Resurrezione.
Pierangelo Pedani, Dalla parte dei bambini
In un contesto in cui aumenta l’ansia per i problemi economici ed in cui le persone si sentono più sole, i bambini soffrono più degli altri, stretti come sono entro dinamiche familiari e sociali che li relegano spesso nella condizione di figli unici, poco seguiti dai genitori e poveri di occasioni di incontro
Daniele Pasquini, O liquidi o integrati
Una proposta di analisi dei punti di comunanza fra movimenti giovanili di diverse generazioni, che dall’inizio del Novecento ad oggi hanno popolato la nostra società, tra mutamenti, banalizzazioni, contestazioni e assestamenti. Essere vitali al tempo di internet e dell’Onda
è la scommessa di giovani solitamente vissuti ed inquadrati come una “massa di lupi solitari”.
Ludovico Guarnieri Sentirsi un numero, in ospedale
Un’emblematica testimonianza della solitudine di una stanza di ospedale, durante una cura chemioterapia intensiva, in un contesto caratterizzato dalla mancanza di un rapporto solidale con il malato nelle nostre strutture ospedaliere.
Ines Testoni, Federica Martini, La solitudine del morente
Dopo che i saperi medici e il sapere scientifico hanno determinato radicali cambiamenti nella condizione umana, chi muore viene isolato nella “trasparenza del silenzio”. Proferire parole che si riferiscono alla morte superando l’idea di annientamento significa donare la tenerezza del saluto nel congedo, sapendo che niente può esser perduto.
Roberto Riviello, Frammenti di solitudine (e spunti di solidarietà) in tre film
Per avvicinare il tema-solitudine, abbondanti sono gli spunti forniti da quella forma espressiva, di fondamentale socialità, che è il cinema. Come dimostrano i tre film qui presentati, che rimandano all’ambiguità della vita, sempre in bilico tra disperazione-abbandono e solidarietà-incontro.
Roberto Mosi, Fare (poeticamente) i conti con il nostro io interiore
La poesia aiuta a fare i conti con il nostro io interiore e, sul tema delle solitudini umane, è utile e affascinante un percorso di ricerca nei testi di grandi autori e in quelli della canzone contemporanea
Maurizio Bassetti, “Solitudine in poesia”: un percorso scolastico
Leggendo e commentando poesie d’autore a scuola ci si imbatte nel tema della solitudine: è un’occasione per parlarne insieme ai giovani di oggi.
Paola Del Pasqua Giusto ieri
I cambiamenti generazionali hanno avuto un’accelerazione tale che anche una giovane trentenne si sente sorpassata dalle novità e dai nuovi modi di vita e ognuno si sente più solo, in difficoltà a comprendere gli altri.

Uomo Planetario
Andrea Merli, Israele e Territori palestinesi: il peso della Storia e la scommessa dei diritti
Evoluzione storica e prospettive delle colonie israeliane nei Territori palestinesi occupati. Lo stato di Israele è di fronte ad un bivio: continuare a investire nell’occupazione, inasprendo ulteriormente le discriminazioni nei confronti della popolazione araba, oppure cedere i Territori al futuro stato palestinese smantellando gli insediamenti.  C’è chi pensa che l’assetto del territorio sia stato compromesso oltre il punto di non ritorno e che, dunque, si potrebbe cercare la soluzione del conflitto sul piano dei diritti di cittadinanza, uguali e universali, prendendo in seria considerazione il progetto di uno stato unico

Società civile
Medici per i diritti umani a cura di Andrea Bassetti
Marco Zanchetta, Medici per i diritti umani
L’associazione MEDU si batte e si impegna concretamente per la tutela del diritto alla salute sia in alcune delle regioni più disagiate del mondo, sia presso le categorie più emarginate all’interno del nostro Paese.
Cecilia Francini, Un camper per i Rom di Firenze
“Medici per i diritti umani”, a Firenze, ha organizzato un’unità sanitaria mobile che si dedica a collegare con il servizio pubblico sanitario le persone senza fissa dimora. Negli ultimi mesi il problema più difficile da gestire è stato quello costituito dai Rom che vivono in baracche abusive ai margini della città
Andrea Bassetti, Diario di un viaggio in Ecuador
Un resoconto dell’ultimo monitoraggio, svoltosi nel giugno 2008, del Progetto dei “Medici per i diritti umani” in Ecuador

Multimedia
Simona Giani, Nel Labirinto di Giorgio CaproniUn racconto sulla Resistenza (dal significativo titolo Il labirinto) è improntato ad una densa riflessione sull’ambiguità e sulle situazioni sfuggenti e paradossali della vita e richiama una serie di intrecci tematici con l’opera poetica  successiva dell’autore Giorgio Caproni.
Giovanni Allegretti, Una favola che fa venire la pelle d’oca
Si può fare, l’ultimo film di Giulio Manfredonia interpretato dal comico Claudio Bisio, è stato presentato con successo all’ultimo Festival Internazionale del Film di Roma, così ribattezzato dopo il cambiamento di maggioranza politica al Comune di Roma. Durante il periodo natalizio ha combattuto con dignità con molti dei pessimi prodotti in sala per le festività. Dimostrando che è possibile rinnovare la commedia all’italiana, puntando su una leggerezza che non dimentica di riflettere su temi sociali importanti e drammaticamente coinvolgenti.