N. 456
Vedere alla voce “amore”
Alfredo Jacopozzi, “Salvati nella speranza”. Salvare le speranze – La nuova enciclica di Benedetto XVI, Spe salvi, richiama la ragione moderna ad aprirsi alla dimensione della fede, in un orizzonte metafisico esclusivamente occidentale. Ma, forse sarebbe stato meglio superare l’antropocentrismo moderno, riscoprendo le dimensioni profonde e rimosse della corporeità umana e integrando la ragione strumentale moderna nei più vasti alvei delle sapienze umane e delle religioni.
Paolo Ricca, Dove va l’ecumenismo? Intervista a cura di Lodovico Grassi –
L’ecumenismo è una sfida per tutte le Chiese. Una sfida che postula un rinnovamento effettivo, un cambiamento profondo, una crescita spirituale che le renda capaci di sperimentare una vasta e autentica comunione e di essere “fedeli al futuro”.
Sergio A. Dagradi, Socrate e Cristo: un messaggio tra oralità e scrittura – Un’accurata analisi sul messaggio (esclusivamente orale) e sulle testimonianze, ufficiali e spurie, relative alla parola e alla lezione di vita di Socrate e Gesù di Nazareth. Analogie e comparazioni fra due percorsi esemplari e attualità di due figure che hanno lasciato una profondissima impronta nella storia, fino ai nostri giorni.
Stefano Beccastrini, “Com’esuli pensieri”: a margine del centenario carducciano – Il ricordo della figura di Carducci, a cento anni dalla sua morte. Un’illustrazione della personalità e delle attitudini del primo premio Nobel italiano, un autore da rileggere con attenzione al di là di una disdicevole tendenza attuale a classificarlo, di fatto, fra i “minori”.
Vedere alla voce “amore”, sezione monotematica a cura di Severino Saccardi
Severino Saccardi, Non solo Thanatos – E’ possibile, e in che modo, in una realtà che appare permeata da pulsioni violente ed aggressive, far emergere la positività dei percorsi di solidarietà e delle “buone pratiche”? La riscoperta della “potenza positiva” dell’”amore” può rappresentare, fuori dalle distorsioni ideologiche e con il dovuto senso delle mediazioni storiche, un’opzione di fondo per coltivare, ai giorni nostri, il “principio responsabilità” nel controverso mondo della complessità.
Fabio Dei, L’amore nelle pieghe della quotidianità – Esiste un’alternativa alla visione consumistica dell’amore, che consiste nel proiettarlo, al di là della sfera strettamente privata, nella dimensione pubblica. Lo “spirito del dono” e le “buone pratiche” di segno antiutilitaristico costituiscono un’interessante traccia di riflessione e di ricerca al di là della secca alternativa fra totalitarismo statalista e liberalismo selvaggio.
Pierangelo Pedani, Mettersi in gioco, con amore – Una riflessione sulle “categorie” d’amore a partire da osservazioni di carattere psicologico su casi di conflitto e di ri-costruizione (in un complesso passaggio d’epoca caratterizzato dalla “scomparsa del padre”) di rapporti e di relazioni spezzate o segnate dal dolore e dall’incomprensione.
Andrea Bigalli, Il Cantico dei Cantici: un testo per i nostri tempi – In tema di amore, è importante far dialogare le persone a partire dalla Bibbia: la Parola di Dio non rimane sul livello della concretezza della vita; tenta il passaggio verso ciò che sta oltre. Così il Cantico dei Cantici che ci rimanda all’amore divino a partire dal riferimento, vivo, poetico e intenso, a quello umano.
Mauro Sbordoni, Dove finiscono le città – Un esempio di “buone pratiche” basate sulla relazione virtuosa con un insediamento Rom nell’estrema periferia fiorentina. Con la scelta della ricerca di soluzioni, della negoziazione, dell’ascolto e del dialogo ed il conseguente rifiuto dell’intolleranza, della repressione e delle spinte xenofobe.
Davide De Grazia, Vivere con gli Indios Guaranì – Nel settembre dello scorso anno l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la Dichiarazione universale dei diritti dei popoli indigeni. Una occasione utile per fare il punto, con padre Tarcisio Ciabatti, a partire dalla sua concreta esperienza di missionario nel Chaco boliviano, sul grado di tutela delle popolazioni indigene nel mondo e per conoscere da vicino una delle iniziative più interessanti di autogoverno dei popoli nativi: la Escuela de Salud Pública “Tekove Katu” dei Guaranì della Bolivia.
Angela M. Lombardo Benedetti, La lezione evangelica e i bambini della Tanzania. – Un’analisi della vita e del pensiero di Madre Orsola Ledòchowska, fondatrice della Compagnia di Sant’Orsola. L’attenzione nei confronti dei bambini: dal messaggio evangelico ad una speranza per la Tanzania.
Giulio Mannucci, Del nuovo amore per il sapere – All’uomo che scende in profondità si affianca oggi l’uomo “orizzontale”, che insegue in superficie ciò che alimenta il suo bisogno di conoscere, che collega eventi e concetti apparentemente incompatibili fra loro in nuove connessioni di senso: è necessario dunque portare il nostro sapere dentro il flusso della modernità, esplorando percorsi di contaminazione che possono produrre effetti benefici.
Giuseppe Vettori, Politica come amore: Giorgio La Pira – Si può guardare a Giorgio La Pira come a un esempio unico di impegno morale e intellettuale per un’azione politica concreta a sostegno dei bisogni essenziali e primari della persona.
Roberto Mosi, Aeroplani di carta – La figura del nonno, spesso poco presente negli studi sociali, riveste un ruolo di importanza primaria nell’educazione dei bambini. Con la loro premura e con la loro presenza costante, facilitata dai ritmi meno frenetici di quelli dei genitori, i nonni sono una risorsa preziosa per le future generazioni. Non un ricordo del passato, ma un patrimonio del presente.
Guido Giacomo Gattai, Second life and Second love – La tragica involuzione di un certo modo di vivere l’”amore” all’insegna della commercializzazione e della “virtualizzazione” dei rapporti.
Paola Del Pasqua, L’ape regina non conosce regole – Non sono soggetti a regole la fantasia, il desiderio, il sogno, il dolore, la felicità, la morte, l’amicizia, o la solitudine. Non è regolamentabile l’amore, ape regina di quel luogo affollato dall’assenza di regola.
Mariella Bettarini, De amore – A quarant’anni, dalle esperienze degli anni sessanta, la parola “amore” induce, in una situazione del mondo molto diversa, a una proliferazione di significati, di immagini, di “valori” (amore, Amore, philìa, caritas, agàpe o àgape, alla latina, e… e…) in mezzo ai quali è arduo- ma indispensabile – cercare una strada.
Orlando Baroncelli, Argentina e diritti umani: la svolta -La rivincita del popolo argentino sulla dittatura militare, le tappe del maxiprocesso contro i carnefici ed il senso complessivo della rottura di una consolidata pratica di omertà, operata grazie alla nuova impostazione varata da Néstor Kirchner.
Franco Di Giorgi, Ka-Tzetnik 135633 – La figura e l’opera di Yechiel Finer, un testimone atipico della Shoah,che ci aiuta a non distogliere lo sguardo dal baratro di un’oscurità senza tempo e senza fondo.
Giovanni Allegretti, Una Festa in cerca di identità – “Resterà nel tempo” è il commento unanime degli organizzatori della seconda edizione, a Roma, del più costoso evento italiano per la promozione del cinema. Ma la creatura fortemente voluta da Walter Veltroni – al di là dei successi in termini di ‘numeri’ – non sembra ancora avere un’identità propria, restando a metà tra la festa popolare, la passerella di celebrità e il mercato di prodotti legati al cinema.
Andrea Giuntini, Se il liberismo è di sinistra – Una nuova chiave di lettura dell’economia di mercato in un testo di Alesina e Gavazzi che appare in sintonia con alcune delle suggestioni culturali riscontrabili nell’area del nascente Partito Democratico.
Gabriele Parenti, La RAI come il gigante Anteo – Solo una televisione che valorizzi la società civile, partendo dalle regioni e mirando all’informazione critica e non alla spettacolarizzazione, potrà diventare uno strumento utile ed importante per evitare un dilagante appiattimento di pensiero e di valori .