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Capire la Cina

Gabbriella Bruckmann, Sulla pelle del popolo afghano – Una ricostruzione appassionata e fuori dal coro della storia dell’Afghanistan, un paese civile e di grande cultura, che è stato martirizzato da trenta anni a causa di interessi esterni e a cui si guarda, spesso, all’insegna di stereotipi e pregiudizi.

Paolo Cugini, I poveri e l’annuncio (credibile) del vangelo – La Chiesa, che si avvicina agli ultimi per annunciare il Vangelo, avverte quanto sia difficile il cammino di liberazione, poiché secoli di egoismo e di ingiustizia lasciano un segno profondissimo, in cui i poveri reali, quelli che incontriamo nelle favelas delle città dell’America Latina o nei villaggi africani, sono sfiniti. La Chiesa per essere credibile deve essere anch’essa povera.

Ambra Giorgi e Lucetta Scaraffia, L’altra metà della democrazia: donne e partecipazione – Dibattito a cura della Redazione di Testimonianze Un dibattito con due esperte sulle questioni di genere a sessant’anni dal primo voto alle donne in Italia. Luci ed ombre di un’emancipazione sofferta che sembra non del tutto compiuta.

Capire la Cina, Sezione monotematica a cura di Andrea Giuntini, Mary Malucchi e Severino Saccardi

Severino Saccardi, L’intensa luce della stella che non c’è – La metafora del titolo di un recente film sulla Cina come suggestione e spunto per mettere a fuoco il singolare coacervo di mirabile avanzamento economico-sociale e di nodi irrisolti (soprattutto sul terreno dei diritti e delle libertà) che caratterizza quel grande Paese e che gli autori del nostro volume, da diversi punti di vista, indagano e analizzano.

Federico Rampini, Fare i conti con l’Ombra di Mao – Intervista a cura di Severino Saccardi.  La storia del mondo contemporaneo è di fronte alla prospettiva di una superpotenza in ascesa priva di un regime liberaldemocratico che non condivida gli stessi valori che fondano i nostri sistemi politici e che, pur nel pieno di una travolgente ascesa economica, tarda a superare la cultura della rimozione rispetto a passaggi fondamentali e drammatici della propria storia.

Andrea Giuntini, Il gigante in movimento: realtà e stereotipi – Occorre andare oltre i luoghi comuni per comprendere i grandi cambiamenti indotti dal risveglio cinese.

Giampaolo Caselli, Un Jumbo fra le oche – Lo sviluppo cinese non può essere spiegato con i modelli classici poiché, da una parte, vede un partito comunista organizzato in modo leninista che, dopo aver adottato il piano di tipo sovietico, ha intrapreso la costruzione di un sistema di mercato e dall’altra parte è la combinazione di pezzi di economia governata da un ufficio centrale di pianificazione, di una regolazione macroeconomica di tipo occidentale con la presenza di un capitalismo che si sviluppa senza regole, con caratteristiche ottocentesche, nelle zone costiere.

Gabriele Smussi, La Cina sbarca in Africa – Tre fattori identificano l’azione della Cina in Africa. Preoccupazioni energetiche e commerciali sembrano dominare, ma anche mutui interessi politici con gli interlocutori individuati in quel grande continente sono sempre più evidenti.

Alessandra C. Lavagnino, La Rimozione al potere – Dalla lettura del ricco materiale documentario e dai commenti degli studiosi emerge la tragedia della Rivoluzione culturale cinese, ma oggi è il partito stesso, responsabile collettivo della “catastrofe”, a voler occultare prove e testimonianze, in modo tale da non dover vedere messo in discussione il proprio mandato al governo ed alla conduzione del Paese.

Gianni Criveller, Essere cattolici in Cina – Dal 1982 in Cina vige la politica della libertà religiosa: le religioni sono tollerate, ma gestite dallo stato. Chi non si sottomette al controllo statale è fuorilegge, e come tale perseguitato, come accade alle comunità cattoliche sotterranee. La Chiesa di Cina è in una fase di transizione generazionale, e vive gravi sfide, quali la modernizzazione e la mancanza di libertà. L’autore dubita che, da soli, i rapporti diplomatici possa grandi benefici. Occorre piuttosto ottenere che i vescovi abbiano la libertà di guidare la Chiesa.

Francescomaria Tedesco, Nodali o reticolari? Gli Asian Values e l’Occidente – La rivendicazione di una ‘peculiarità asiatica’ nell’approccio ai diritti è servita ai regimi autoritari giustificare, in nome dello sviluppo economico, la repressione del dissenso politico e negare l’esercizio dei più elementari diritti civili. Tuttavia, gli Asian values rappresentano, nonostante le molte contraddizioni, quanto meno un salutare monito contro le tentazioni ‘muscolari’ e ‘missionarie’ parte dell’universalismo occidentale. Dong Minmin, Tre grandi montagne sul popolo della Cina Sul popolo cinese sovrastano oggi tre nuove grandi “montagne”: il problema della casa, della scuola, degli ospedali. I poveri diventano sempre più poveri, di fronte ad una classe dominante, sempre più ricca composta dai burocrati di partito che gestiscono il nuovo capitalismo.

Paolo Cocchi, Shanghai, città del consumismo comunista – Uno sguardo sulla nuova Cina attraverso un breve viaggio a Shanghai, microcosmo dello sviluppo cinese.

Leonardo Ferri, Cosa fanno i cinesi in Tibet – Un dialogo intorno ad un piatto di chow mein a McLeod Ganj, la parte alta della città di Dharamsala nell’Himachal Pradesh a nord dell’india per conoscere sentimenti e pensieri dei tibetani in esilio, divisi fra la fedeltà alla storica strategia nonviolenta, indicata dal Dalai Lama, e inedite tentazioni di scorcia violente, suggerite dalla frustrazione e dalla vastità dei torti subiti.

Maria Omodeo, La Biblioteca del Belvedere Occidentale – Attraverso l’incontro con studiosi cinesi gli aspetti culturali di un grande sviluppo che deve conciliare recupero delle antiche tradizioni e confronto con le altre culture.

Marco Marigo, Italiani di Cina – Una interessante ricostruzione del ruolo degli italiani in Cina negli anni Trenta attraverso la testimonianza di alcuni marinai toscani. Elena Asciutti, Per leggere l'”enigma Cina” Le librerie italiane si sono riempite di testi sulla Cina che invitano al viaggio attraverso la lettura in paese immenso, dalle enormi potenzialità, tutto rivolto al futuro, ma anche dal lungo e affascinante passato e immerso in contraddizioni stridenti.

Mary Malucchi, Un Drago rampante – “Cina, il drago rampante”, l’ultimo libro dì Renata Pisu (Sperling & Kupfer Editori) racconta la Cina dei nostri tempi, in bilico fra tradizione e corsa verso la modernità, fra mito del consumo per pochi e miseri maggioranza della popolazione. La Cina sta viaggiando ad alta velocità senza sapere dove sta andando, quali fermate farà, se ci sia una capolinea.
Giovanni Allegretti, Nairobi: il Forum e il Territorio – I numeri ufficiali non fotografano un evento di grande successo quantitativo, ma il Forum Sociale Mondiale (WSF) tenutosi a Nairobi lo scorso gennaio lascia, comunque, nonostante limiti e contraddizioni, un segno importante nella serie di incontri internazionali per un’altra globalizzazione.

Stefano Fusi, La Toscana a Nairobi – A Nairobi la Toscana degli Enti locali si impegna a sostenere la rete delle autonomie locali in Africa nella convinzione che il decentramento possa essere anche il motore di processi di sviluppo più giusti e equilibrati, che accrescano la coesione sociale e riducano le diseguaglianze.

Roberto Barzanti, Il pane amaro dei (nostri) migranti – Nell’ultimo romanzo di Elena Gianini Belotti il dramma di milioni di emigranti italiani di Primo Novecento, un omaggio della scrittrice al padre, protagonista del libro.

Simona Giani, Beppe Fenoglio: La Resistenza in chiaroscuro – Tutti gli elementi e gli aspetti della guerra civile italiana in un unico episodio, raccontato ne L’imboscata di  Beppe Fenoglio, con misura, partecipazione e attenzione alle ragioni di ciascuno.

Mary Malucchi, Le parole per raccontare Una malattia, l’autismo – raccontata dopo molti anni di isolamento insieme al padre. Non avevo le parole di Marco e Umberto Brancia testimonia la solitudine di un’esperienza non riconosciuta né accettata, Ma è molto di più della cronaca di un dolore da condividere con il mondo.