Dietrich Bonhoeffer: un pensiero per il futuro
Il Tema
Stefano Marcelli, Gli occhi di Akbar nella casa dei fantasmi – Un appello per la liberazione del giornalista scrittore iraniano Akbar Ganji, incarcerato e torturato, per le sue idee e la sua attività pubblicistica a favore della democrazia e della libertà, nel terribile carcere di Evin, da lui ribattezzato “casa dei fantasmi”.
Culture e Religioni
Dietrich Bonhoeffer: un pensiero per il futuro Sezione monotematica per il 60° anniversario della scomparsa di Dietrich Bonhoeffer a cura di Andrea Bigalli e Lodovico Grassi
Severino Saccardi, Dietrich Bonhoeffer: un pensiero per il futuro – Il nostro mondo vive occasioni, contraddizioni e problemi (basti pensare a quelli dischiusi dalle biotecnologie) che ai tempi di Bonhoeffer erano inimmaginabili. E viviamo in un contesto che è, per certi versi, assai differente dall’”epoca adulta” preconizzata dal martire di Flossenbürg. Ma le intuizioni bonhoefferiane costituiscono ancora una “segnaletica” fondamentale (un vero “pensiero per il futuro”) per leggere i controversi segni dei nostri tempi.
Eraldo Affinati, La vita della generazione che viene – Muovendo dall’”uomo dei limiti” introdotto da Bonhoeffer, una conseguente riflessione sui principi ultimi dell’azione pedagogica e sullo “scandalo” insito in essa.
Andrea Bigalli, Un alfabeto di speranza per l’oggi – Nella testimonianza e nelle parole di Bonhoeffer raccogliamo il dono di un alfabeto della speranza e di un respiro che orientano, in direzione dell’”osare per fede”, la riflessione e l’azione nel travagliato oggi del mondo e della Chiesa.
Alberto Conci, Una teologia per la pace, comandamento concreto di Dio – Bonhoeffer ha elaborato, nella diffidenza generale delle Chiese, una teologia della pace basata sulla nonviolenza nella convinzione che il comandamento della pace rappresentava in quel momento di guerra mondiale il comandamento concreto di Dio. Questa elaborazione teorica lo spinse poi a sviluppare l’idea della responsabilità come assunzione su di sé del peso delle azioni di altri e ad aprirsi la strada all’impegno nella congiura contro Hitler.
Pietro L. Di Giorgi, Ripensare Bonhoeffer dopo la fine del “secolo breve” – Il pensiero etico e politico di Bonhoeffer continua a parlare in modo straordinario al nostro presente, che, dopo le illusioni seguite al congedo dal “secolo breve”, si sporge sull’abisso di una post- modernità non meno sconvolgente. Il circuito ermeneutico bonhoefferiano etica-politica solleva lo spazio di mondanità-laicità all’altezza di un dibattito teologico e politico che non annaspi nel vuoto e nell’astrattezza formale
Lodovico Grassi, L’ultimo Bonhoeffer – Negli ultimi mesi di carcerazione a Tegel, seguiti da sei mesi nel carcere della Gestapo, Bonhoeffer non molla il filo rosso del suo pensiero teologico. La preghiera e il lavoro sono ora la sua forma di resistenza, che si concretizza nel Progetto destinato a una “ripresa” di vasto respiro che il martirio spezza e ci consegna come eredità e interpellanza.
Alfredo Jacopozzi, Dio, che salva grazie alla libertà – Una questione centrale riguarda l’”apriori religioso” che da diciannove secoli sta alla base dell’annuncio e della teologia cristiani e che Bonhoeffer pensa debba scomparire, perché la rivelazione non può essere una religione ma solo una fede, anche se una contrapposizione del genere non ha più senso in un mondo che ormai vive senza religione: nel mondo diventato adulto, l’immagine autentica di Dio è il Dio che “esiste-per-altri” e che ci salva grazie alla libertà con cui è andato sulla croce, nella sua debolezza e impotenza.
Roberto Mancini, Memoria di Bonhoeffer nel tempo della cristianità mediatica – La via del cristianesimo non religioso è la via del cristianesimo crocifisso, cioè disposto alla croce per amore; la via che sottraendosi alla prigionia delle relazioni di ostilità aiuta la Chiesa, in quanto comunità aperta, da un lato a non ricadere nelle forme religiose della potenza, del giudizio e del farsi nemici di qualcuno, dall’altro a non soccombere all’invadenza di una cristianità mediatica.
Enzo Mazzi, Una sfida alta alle teologie cristiane – Il fine della costituzione di una fede laica come necessità imprescindibile per l’umanità muovendo dal riconoscimento dell’onnipotenza di Dio proprio nel momento in cui Egli si mostra impotente di fronte a Gesù crocifisso. “Come se Dio non ci fosse” resta una delle sfide più alte mai mosse alla teologia cattolica e a quella protestante.
Serena Noceti, Se la Chiesa è integralmente “per altri” – La profonda e appassionata ricerca sulla natura e la missione della Chiesa nella storia è stato il tema che ha accompagnato tutto il pensare e vivere teologico di Bonhoeffer: al pensare la Chiesa si unisce l’agire “come Chiesa”, in un intreccio vitale tra cristologia, ecclesiologia, etica.
Michele Pifferi, “Pellegrini che amano la terra che li porta” – Nel dibattito su come vivere la laicità da parte dei credenti è utile la lezione di Bonhoeffer che ci suggerisce di pensare atteggiamenti capaci di vivificare con la fede ogni relazione sociale, di realizzare il Regno di Dio sulla terra, mescolandosi con gli altri, calandosi nelle contraddizioni del nostro tempo. Essere pienamente laici, ma essere anche sempre per l’altro: un modo di vivere la fede che diviene accettazione di un impegno senza riserve ed esalta la responsabilità personale nel prendersi cura di ogni persona.
Paolo Ricca, Lettere alla fidanzata – cella 92 – Il pastore Bonhoeffer ha sperimentato la vita quasi monastica di Finkenwalde, ma ha vissuto in pienezza – e con cuore indiviso! – l’amore ricambiato per una donna giovanissima: voleva che il loro matrimonio fosse “un sì alla terra di Dio”. Il loro epistolario lascia un segno umano e teologico di sorprendenti rarità e attualità.
Armido Rizzi, Per una teologia del penultimo – La novità di Bonhoeffer a proposito dell’attenzione cristiana per il “penultimo” sta nel considerare i beni terreni non soltanto in funzione di mezzi, per essere usati, ma pure come fini, per essere goduti. E’ questa una lezione che il cristiano deve riapprendere dall’Antico Testamento: il tempo della vita terrena non va sacrificato in vista dell’eternità, ma ha, dentro il disegno divino di creazione e di salvezza, una sua intrinseca dimensione spirituale.
Franco Toscani, Restituire un ruolo effettivo all’etica – L’etica della responsabilità di Bonhoeffer va oltre quelle di Weber e di Jonas e insieme oltre le etiche dell’intenzione in quanto fondata e strutturata come etica responsoriale della conformità a Cristo e come richiesta, nel bene, di una totalità che esige, oggi, un ripensamento alla luce della nuova situazione storica, con la restituzione all’etica di un ruolo effettivo e oltre le formulazioni consolidate o scettiche.
Giuseppe Vettori, Libertà e responsabilità in Dietrich Bonhoeffer – La concezione teologica di Bonhoeffer è ricca di indicazioni per affrontare il difficile rapporto fra la ricerca di un’identità ispirata dal messaggio cristiano e le scelte etiche, politiche e sociali che il presente ci impone. Infatti la centralità della persona, che Bonhoeffer ripropone in modo netto, non esige affatto l’esaltazione della natura divina dei diritti fondamentali.
Alberto Gallas, La croce sul Golgota e la croce nella storia – Assumendo la struttura paradossale della theologia crucis come struttura portante delle sue tesi sul mondo adulto, Bonhoeffer fornisce alla sua innovativa teologia la solidità di un ancoraggio alla tradizione mutandone, però, profondamente la prospettiva. Con lui si apre un nuovo capitolo della theologia crucis, ancora oggi ben lontano dall’esser stato scritto per intero
Polis
Simone Siliani, Un’idea dell’Italia – La crisi culturale e politica in cui versa l’Italia non può prescindere dal contesto più vasto della crisi degli stati nazione, e dell’Occidente in genere. Vannino Chiti e Michele Ciliberto ne discutono apertamente in un libro ricco di riferimenti storico-culturali e di spunti interessanti per la comprensione del tempo in cui viviamo.
Uomo Planetario
Renza Marchi, Il Sudafrica dopo il crollo del muro di Berlino – La fine dell’apartheid in Sudafrica è legata alla fine della guerra fredda e oggi il paese africano, terminata la fase della ricerca della verità e della conciliazione, si avvia a ricercare forme di democrazia sempre più ampie e un suo ruolo internazionale.
Leonardo Ferri, Sull’autobus a Kathmandu – La mancanza di un interesse internazionale e la debolezza dei partiti locali impedisce al Nepal di uscire da una situazione di guerra strisciante tra una monarchia assoluta e repressiva e gruppi di ribelli di ispirazione maoista: a farne le spese sono i contadini, le donne e la parte più debole del paese immerso nella povertà e nel terrore.
Emmanuele Giaccherini, Nepal: una tragedia sconosciuta – Attraverso un lavoro di documentazione emerge tutta la drammaticità della situazione in Nepal, un Paese martoriato da una guerra civile che vede atrocità da entrambi i fronti.
Società civile
Severino Saccardi, Mauro Martini, “uomo di confine” – Giornalista e studioso, commentatore per molte testate, esperto delle realtà dell’Europa dell’Est, Mauro Martini è stato per noi un amico e un prezioso collaboratore che andava in profondità e ci ha aiutato a spingere lo sguardo oltre i confini conosciuti nella crescente complessità del mondo contemporaneo.
Adriano Sofri, Mauro Martini: una generosità piena di affetto – Intervista a cura di Severino Saccardi. Un originale intellettuale dal percorso e dai modi non ortodossi ma pieno di temperamento, intelligenza e di disponibilità
Wlodek Goldkorn, Non lontano da Brodskij – Intervista a cura di Mary Malucchi. Un ritratto di Mauro Martini, studioso appassionato, atipico e non accademico, formatosi sul campo come “polonista” e tendente, poi, a guardare senza pregiudizi alla Russia, che era giunto nei suoi studi più recenti a rimettere in discussione la vecchia distinzione fra “occidentalisti” e “slavofili, travolta da Internet e dalla postmodernità.
Mauro Martini, Russia e dintorni: piccola Antologia di testi – In due brevi contributi (tratti da testi pubblicati su “Testimonianze”) di Mauro Martini alcune delle problematiche più significative dei rapporti tra Unione Europea e paesi dell’aria ex-sovietica.
Multimedia
Mary Malucchi, Memorie di un ebreo toscano – La pubblicazione di un libro rivela la storia di un altro “eroe” nascosto che ha aiutato gli ebrei in Italia contro le persecuzioni naziste.