419N. 419
Logica del terrore o dialogo tra civilita’?

Severino Saccardi, I “castelli di ferro” della nostra epoca – Le lezioni drammatiche del “secolo breve” forniscono indirettamente indicazioni preziose per affrontare le nuove emergenze e le stridenti contraddizioni del nostro tempo;

Federigo Argentieri, Miklos Vasarhelyi: dall’Ungheria una lezione di libertà – La scomparsa di uno dei leaders più importanti del ’56 ungherese è un’occasione di rammarico delle occasioni perdute della nostra sinistra per fare i conti con il proprio passato

Renzo Foa, Un eretico in visita a “l’Unità” – I “comunisti riformatori”, come Vasarhelyi e come Dubeck, sono stati sconfitti due volte, come comunisti e come riformatori, ma hanno avuto il merito storico di porre, in modo originale, grandi problemi

Miklos Vasarhelyi, Imre Nagy condannato da Krusciov due anni prima del processo – La rievocazione, da parte di uno dei protagonisti scampati alle persecuzioni, dell’ingiusta condanna al governo Nagy dopo la rivoluzione ungherese del 1956

Carlo Prezzolini, Giorni belli e difficili di un comunista – In un libro il ricordo di Otello Terzani e della sua esperienza, dal comunismo della prima ora allo strappo e al ritiro deluso dalla politica attiva;

Roberto Mosi, La stagione dei nuovi statuti regionali – Con l’impegno delle regioni per la formazione dei nuovi statuti osserviamo un laboratorio politico di indubbio interesse dove si afferma un nuovo modo di lavorare;

Logica del terrore o dialogo tra civiltà? Sezione monotematica a cura di Severino Saccardi

Andrea Bigalli, Il tempo della crisi, il tempo della responsabilità – Le religioni, che si intrecciano con le culture, di fronte all’”apocalisse” dell’11 settembre devono interrogarsi sul loro ruolo reciproco, sul rapporto con i diritti umani e riscoprire il valore della comunicazione con il diverso

Maurizio Abbà, Un messaggio di pace nelle scritture – E’ necessario ritornare alla lettura diretta delle sacre scritture per interpretare la realtà che ci circonda e riscoprire il messaggio di pace in esse contenuto

Bruno Di Porto, I due imperativi – Ci troviamo in bilico tra due imperativi: quello della pace e quello del ristabilimento della giustizia; è necessario comunque un dialogo interreligioso per evitare altre tragedie, perseguendo le vie del cuore e della ragione;

Moni Ovadia, Il Banchiere errante e la dimensione sabbatica, intervista a cura di S. Saccardi – Non è il denaro ad essere, di per sé, la fonte di ogni male, sono i rapporti iniqui che connotano gli attuali scenari sociali a livello planetario a rappresentare una sfida da raccogliere

Jolanda Guardi, La morte della ragione – Per coprire le vere ragioni della guerra in Afghanistan, che vanno rintracciate in aspetti economici e politici, si è utilizzata una campagna diffamatoria nei confronti dell’islam che invece riveste un ruolo del tutto marginale in quel contesto

Stefano Beccastrini, Considerazioni inattuali di un intellettuale dell’Occidente – Una breve e poetica dichiarazione di interculturalità

Pietro L. Di Giorgi, Elogio della diversità – Di fronte alle incomprensioni culturali e religiose, piuttosto che ricercare ciò che assomiglia, sarebbe meglio cogliere l’essenza di ognuna e dialogare per costruire canali di comunicazione

Luca Zevi, Dalla creatività alla distruzione – Bisogna lavorare affinché le conquiste della scienza e della tecnica, anziché nutrire soltanto l’avidità di pochi, vadano incontro alle esigenze di quelle enormi masse che dal nostro modello di sviluppo sono rimaste escluse

Pierangelo Pedani, La paura ha cambiato le nostre vite? – Dopo l’11 settembre si è diffuso un insieme di paura e di sentimento di impotenza che è reso più angosciante dall’incomprensione dei comportamenti dei kamikaze, esseri “non-umani”

Maurizio Bassetti, Viaggio a Kandahar: la donna, la guerra e il fanatismo – Dalla visione del film Viaggio a Kandahar si possono trarre nuove riflessioni sulla drammatica situazione dell’Afghanistan

Pierluigi Onorato, Crisi dell’Occidente e guerriglia planetaria – Se l’intervento in Afghanistan non sarà accompagnato da un mutamento radicale della politica internazionale degli USA ci sarà il rischio di un apertura ad una guerriglia planetaria permanente

Rodolfo Ragionieri, Il terrorismo di al-Qa’ida – L’organizzazione di Bin Laden ha caratteri peculiari che la differenziano dal terrorismo tradizionale per il radicamento sociale non ben definito, la violenza e la pervicacia della lotta contro gli infedeli

Giancarlo Malavolti, Sull’invio di truppe italiane in Afghanistan – La lotta al terrorismo non si compie con la guerra tradizionale dove a morire sono soprattutto i civili ma con operazioni di polizia internazionale accompagnate da azioni diplomatiche volte a risolvere i problemi internazionali

Franco Toscani, L’etica del soggiorno: l’altro, lo straniero e il problema dell’identità – Di fronte allo straniero è utile usare la categoria dell’empatia ed è necessario superare la dimensione della patria, concetto che divide, e sentirsi tutti appartenenti allo stesso pianeta;

Roberto Taioli, Raimon Pannikar: l’incontro indispensabile tra le religioni – Uno studio recente di Panikkar ci consegna una riflessione sulla necessità del dialogo tra religioni nella ricerca della verità e nel confronto aperto

Richard Bteich, Un movimento multiculturale per la pace in Libano, intervista a cura di S. Saccardi – Nel Libano pacificato opera il Movement for people rights che cerca il dialogo tra le culture e tenta di diffondere idee non violente;

Bruno Becchi, Don Milani: formare l’homo civilis – Il messaggio e la figura di don Milani costituiscono oggi più che mai una lezione di passione umana per la formazione di cittadini consapevoli

Liana Fiorani, Ricordo di un prete-maestro – E’ importante far conoscere la figura e l’opera del prete-maestro di Barbiana, il cui esempio continua ad ispirare molti cristiani e uomini in ricerca;

Giovanni Catti, Grazie don Milani – A Barbiana c’è una specie di pellegrinaggio di persone di varia provenienza: sul libro del cimitero la parola che ricorre di più è “grazie”

Bruno Becchi, Quelle dediche nel cimitero di Barbiana – Attraverso un originale libro un’occasione per meditare sul messaggio di don Milani ancora così attuale;

Giovanni Allegretti e Giovanni Sammicheli, Eclissi di donna: conflitti al cinema visti dalle vittime – Due film da Cannes dove l’ottica adottata per costruire delle storie di guerra è quella delle vittime più deboli

Carlo Prezzolini, Un paese e il suo teatro – A Monticchiello, piccolo borgo del senese, da anni si recitano spettacoli legati ai problemi della comunità

Gabriele Parenti, Massmedia e partecipazione – La scarsa partecipazione alla vita politica dei cittadini è motivata più dal distacco tra partiti e gente comune che dall’influenza dei media.