Il nuovo libro di poesia di Roberto Mosi
L’invasione degli storni
E’ uscito il nuovo libro di Roberto Mosi, presidente dell’Associazione Culturale “Testimonianze” – L’invasione degli storni, Gazebo
“C’è una cosa straordinaria da vedere a Roma in questa fine d’autunno ed è il cielo gremito d’uccelli. Il terrazzo del signor Palomar è un buon posto d’osservazione, da cui lo sguardo spazia sopra i tetti per un’ampia cerchia d’orizzonte.
Di questi uccelli, egli sa solo quel che ha sentito dire in giro: sono storni che si raccolgono a centinaia di migliaia, provenienti dal Nord, in attesa di partire tutti insieme per le coste dell’Africa. Di notte dormono sugli alberi della città, e chi parcheggia la macchina sul Lungotevere, al mattino, è obbligato a lavarla da cima a fondo.
Dove vadano durante il giorno, che funzione abbia nella strategia della migrazione questa sosta prolungata in una città, cosa significhino per loro questi immensi raduni serali, questi caroselli aerei come per una grande manovra o una parata, il signor Palomar non è riuscito ancora a capirlo. […]
Se si sofferma per qualche minuto a osservare la disposizione degli uccelli uno in rapporto all’altro, il signor Palomar si sente preso in una trama la cui continuità si estende uniforme e senza brecce, come se anche lui facesse parte di questo corpo in movimento composto di centinaia e centinaia di corpi staccati ma il cui insieme costituisce un oggetto unitario, come una nuvola o una colonna di fumo o uno zampillo, qualcosa cioè che pur nella fluidità della sostanza raggiunge una sua solidità nella forma.
Ma basta che egli si metta a seguire con lo sguardo un singolo pennuto perché la dissociazione degli elementi riprenda il sopravvento ed ecco che la corrente da cui si sentiva trasportato, la rete da cui si sentiva sostenuto si dissolvono e l’effetto è quello d’una vertigine che lo prende alla bocca dello stomaco”
(Italo Calvino, Palomar)
Le suggestioni del racconto di Italo Calvino sono le trame che legano i racconti degli autori della mostra L’invasione degli storni. I racconti di linee e colori di Enrico Guerrini, i racconti di versi e scatti di Roberto Mosi.
La mostra è una tappa del percorso di ricerca sviluppato in questi anni da Mosi e Guerrini sul terreno della poesia visiva e poggia sull’ultima raccolta di poesie di Roberto Mosi, dallo stesso titolo L’invasione degli storni.
“Ogni storno è un frammento, l’episodio di una narrazione… del nostro continuo divenire in un mondo instabile, senza un centro…” (Roberto Mosi, L’invasione degli storni, Prefazione)
“Intreccio parole rubate alla dispensa delle fate”
Roberto Mosi presenta così la sua attività di poeta che tesse i suoi fili di parole intrecciandoli ai fili colorati del collega Guerrini. Una ricerca comune che si avvale degli strumenti espressivi della poesia e della fotografia, del disegno e della pittura per regalare suggestioni tramite la potenza espressiva di una poesia visiva che è suono, luce, colore.
Una polifonia di toni, di sensi, di emozioni. Una combinazione di tracce, quelle colte dalla matita del pittore, quelle catturate da uno scatto, e quelle evocate da un verso.
La scommessa è quella di dilatare il potere di comunicazione della parola con lo scambio tra modalità espressive diverse. Questo incrocio di linguaggi aggiunge valore alla narrazione poetica? La risposta è affidata ai curiosi che vorranno contemplare quest’invasione di storni!