QUESTONUMERO

1914-1944
Due anni-simbolo fra pace e guerra nella storia del «secolo breve»

(numero monografico speciale a cura di Severino Saccardi, Simone Siliani e Miriana Meli)

«Testimonianze» dedica questo volume monografico speciale alla commemorazione di due anni-simbolo nella storia del «secolo breve», come è spesso chiamato il Novecento:il 1914 (anno d’avvio, in Europa, della «Grande Guerra») e il 1944 (anno, soprattutto in Toscana, del passaggio del Fronte, degli eccidi e dei rastrellamenti, ma anche della Resistenzae della Liberazione). Un lavoro a più voci – analisi di studiosi e memoriedi testimoni, ormai indiretti, delle vicende di quegli anni – che intende sviluppare e proporre una riflessione attenta e partecipata su un recente passato da non rimuovere o, come talora accade, retoricamente commemorare, ma da restituireal suo significato più vivo, con la riproposizione degli avvenimentie delle storie che lo contraddistinsero. È in quegli anni, in quegli avvenimenti,che prese corpo, si sostanziòe si snodò tragicamente la dialettica pace-guerra che ha connotato il «secolo breve» e si avviò, spesso attraverso il ricorso alla violenza,alla contrapposizione e alla dialetticaamico-nemico, il processo verso una maggiore unificazione del mondo. Quella che poi troverà sbocco nell’attuale «globalizzazione». Proponendo un «buon uso» di anniversari importanti si vuole contribuire a valorizzare il ricordo (spesso drammatico) di quel che è stato, per capirne la sostanza, diffonderne la conoscenza e puntare, così facendo, a unacomune riflessione e a un lavoro per un futuro (che è l’«unico tempo degno dell’uomo», secondo una suggestiva definizione di Ernesto Balducci)fondato sulla convivenza, la libertà e il rispetto pieno di quegli ideali e valori che sono a fondamentodella «lunga marcia dei diritti dell’uomo».

                        UOMO PLANETARIO
5  Nel secolo delle ambivalenze

Una riflessione «plurale», a più voci, sui principali temi di discussione storiografica sul Novecento,con contributi ed analisi critiche sul senso dei passaggi storici che così pesantemente hanno condizionato le vicende umane di quegli anni e hanno continuato a influenzare la complessa, contraddittoria, tormentata e interessantissima vicenda del secolo che è alle nostre spalle e con resocontidi alcune delle più significative iniziative che mirano a salvaguardare e diffondere la memoria e propongono un modo diverso, fattivo e «interattivo», di approcciarsi ad essa, con l’attenzione rivolta principalmente alle giovani generazioni e all’educazione alla pace.

6  Severino Saccardi,Le date-simbolo e il buon uso degli anniversari

14  Gianluca Bocchi e Mauro Ceruti, «Secolo breve» o «secolo lungo»?

21  Rodolfo Ragionieri, Sulla Prima guerra mondiale:contro un uso strumentale del passato

28  Sandro Rogari, Il movimento operaio europeofra le due guerre

35  Laura Mazzanti, La Società delle Nazioni:quel tentativo (fallito)diricostruzione del sistema europeo

40  Matteo Mazzoni, www.toscananovecento.it: un portale per la storia
46  Mauro Sbordoni, La guerra ha le braccia lunghe
53  Nicola Maranesi, Archivio dei Diari, la memoria del «secolo breve» in un clic

59  Associazione «Rondine Cittadella della Pace» (a cura di Laura Coser), Capire i conflitti per praticarela pace

66  1914 – All’inizio del «secolo di sangue»
Molto si è scritto sulle cause della Grande Guerra e ancora se ne discute, proponendo sempre nuove interpretazioni. Ma fondamentale è anche il riferimento – come qui viene proposto – alle innumerevoli testimonianze dei soldati che di quella guerra furono i protagonisti. Ne emerge il quadro di uno sconvolgimento epocale – che dette inizio a quell’«età della catastrofe» che non si concluse certo con il 1918, ma che ebbe conseguenze che proiettanofino a noi la loro ombra – e di  ’umanità dolente, che si ritrovò catapultata in un mondo drammaticamente diverso da quello fino allora conosciuto. I diari e lelettere dal fronte che i soldati, principalmente contadini,mandavano ai loro cari consentonodi gettare uno sguardo significativo sull’Italia e sull’Europa di quegli anni.
67  Roberto Barzanti, 1914-2014:riflessione critica su un centenario

73  Giovanni Gozzini, Storiografia: nuove letture del primo conflittomondiale

76  Andrea Giuntini, Ripensare la Grande Guerra alla luce della «storia globale»
80  Zeffiro Ciuffoletti, I sonnambuli

84  Gabriele Parenti,1914: una guerra tutt’altro che inevitabile

92  Fabio Dei, Il potere «seduttivo» della Grande Guerra
98  Federico Croci, Scrivere per non morire

105  Lucio Niccolai, Un mezzadro toscanoalla Prima guerra mondiale

116  Pamela Giorgi, La Guerra (1915-1918)a fumetti

119  1944 – Fra sterminio,«guerra contro i civili» e guerra di liberazione

Considerazioni, riflessioni e testimonianze, a partire dalle vicende della Resistenza e della Liberazione, sugli episodi, le storie di vita, gli avvenimentiche hanno riguardato i territori della nostra Toscana e più in generale di quell’Italia che credette nel riscatto e nella costruzione di un futuro di libertà e di democrazia.L’analisi del periodo, il ricordo dei personaggi che gli dettero un’impronta determinate, la ricostruzione dei tragici avvenimentiche lo caratterizzarono vengono ricondottialla discussione di grande attualità sui temidella pace e della guerra, del rapporto fra memoria storica e tempo presente, dell’impegno etico e civile per la promozione della convivenza, che hanno contraddistinto negli anni l’impegnodi «Testimonianze» come strumento della cultura del dialogo.

120  Valdo Spini,1914-1944. Due anniversari per la Repubblica

123  Sara Nocentini, Ricordare per «eventi» può aiutarci a capire il passato
127  Maurizio Maggiani (conversazione con Simone Siliani), Agire la memoria

130  Nicola Labanca, Internati militari italianidel 1943-1945: primi appunti di storiografia

135  Wlodek Goldkorn, Scrivere di Auschwitz mentre è in fiamme il Medio Oriente

138  Maria Venturi, La Resistenzanella storia orale

145  Stefano Grassi, Uomini della Resistenza: Paolo Barile

151  Simone Neri Serneri, Firenze.La città della Resistenza

159  Luciano Artusi, Il più bel ponte di Firenze
162  Stefano Fusi, Se i liberatori sono neozelandesi
169  Leanne Tamaki, Sulle orme del 28° Battaglione maori
174  Franco Dominici, Resistenza e Liberazione nella Toscana meridionale

179  Luciana Rocchi, Roccatederighi: un campo di concentramentoin Toscana

183  Lucio Niccolai (a cura di), La strage di Niccioleta

184  Francesco Comina, Eroi solitariche dissero «No» a Hitler: Josef Mayr-Nussere Franz Thaler

193  Massimo Tarducci, Thaler di nome Franz: appunti su un video-documentario

196  IsaGarosi, Piavola, all’albadel 23 luglio 1944

200  Sara Mugnaini, Con occhi di bambini, con parole di vecchi
205  Alessandro Pini, La guerra di Piero
210  Vanni Puccioni, Come una sceneggiatura
215  Massimo Salvianti, Il sangue e l’erba: storia della strage di Pratale

221  Sofia Sarlo (testimonianza raccolta e trascritta da Severino Saccardi),Mio fratello, «garibaldino» in Jugoslavia

224  1914-1944 – Il «tema violenza»e la cultura della pace: interrogativi etici e culturali Una serie di rimandi alla grande discussione sulla temperie culturale della prima metà del 900, profondamente segnata dalle guerre che sconvolsero il mondo e da una lacerante crisi d’identità. A partire dalle tracce, più o meno evidenti, che si ritrovano in quel «male di vivere» presente in tanta letteratura, che oscilla fra gli echi positivisticidel secolo precedentee la disillusione, l’angoscia, la sensazione del vuoto e del nulla, segnato dall’incombere della morte e che appaiono nel cinema, l’arte nuova, che fa appena in tempo ad affacciarsi sulla scena culturale per essere subito carpita come strumento di propaganda ad uso dei regimi totalitari; o che affiorano nella riflessione teologicadelle varie confessioni religiose,che dovette fare i conti con i grandi interrogativi etici posti dalla guerra e dell’imperativo della pace.

225  Lodovico Grassi, JacquesMaritain: «vincere la pace»

233  Pawel Gajewski,Il dramma della teologia liberale, in Germania e in Italia,negli anni 1914-1944

240  Simone Siliani, Diplomazia senza eserciti
246  Andrea Mazzoni, Villari, Salvemini e i timori della «germanizzazione»: un dibattito storico
253  Giuseppe Panella, Immaginario e letteratura dopo l’esperienza della «guerra totale»
259  Rosalba De Filippis, 1944
265  Simona Giani, Come una foto di guerra: la poesia di Clemente Rebora

269  Dino Castrovilli, Dino Campana:un poeta in guerra con la guerra e con l’amore

274  Paola Del Pasqua, Venezia:quando la Mostra perse la sua autonomia