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Migranti

Bijan Zarmandili, Prima le donne e i bambini – Intervista a cura di Severino Saccardi. Il significato profondo dell’esperienza dell’iraniana Shirin Ebadi, al di là della rilevanza mediatica che essa ha assunto al momento dell’attribuzione del premio Nobel, risiede soprattutto nella sua capacità di rappresentare le istanze dei soggetti che maggiormente subiscono il peso della cultura teocratica e maschilista: le donne e i bambini.

Stefano Beccastrini, Un malpensante, renitente al fato:  ricordo di Cesare Luporini –Un ricordo del grande filosofo, studioso di Marx e Leopardi, sulla cui linea indicava una scelta di attiva resistenza morale a quel destino del genere umano che, per un ateo e materialista, è il venire dal nulla per andare verso il nulla, per diventare cercatore/creatore della propria libertà nella libertà altrui.

Migranti sezione monotematica a cura di Maurizio Bassetti e Severino Saccardi.

Maurizio Bassetti, Contro la sindrome del riccio – Chiudersi in atteggiamenti intolleranti, all’interno di una “società plurale”, risulterà pericoloso, mentre la scommessa vincente è quella che mira a creare una società multietnica capace di armonizzare rispetto reciproco, nuova cultura della sicurezza e diritti per tutti.

Franco  Toscani, L’etica del soggiorno e il problema dell’ identità – Da un lato è necessario uno svuotamento dell’ego troppo pieno di sé, per riempirlo della ricchezza del mondo, d’altro lato, in riferimento all’individualismo senza individuo dominante nella nostra epoca, si rende più che mai urgente un ritorno all’individuo reale, integro, maturo, dotato di spirito critico e di autonomia di giudizio, capace di riconoscere che l’accoglienza dell’Altro è collegata con la sua stessa esistenza.

Alfredo Jacopozzi, Immigrazione e dialogo interreligioso – Nel dialogo interreligioso il rischio è quello di vedere negli altri il Musulmano, l’Arabo, il Cinese, l’Animista, invece che persone in carne ed ossa, pertanto, si dovrebbe affrontare l’incontro in un modo etico radicale, portando avanti le istanze dottrinali, teologiche e spirituali.

Andrea BigalliImmigrazione sulla pelle – Fin tanto che non saremo in condizione di confrontarci serenamente con la povertà, l’estraneità, la marginalità, il futuro continuerà ad apparirci come una paurosa incognita. Se proveremo ad affrontarlo con le nostre potenzialità più significative (quelle della conoscenza, del dialogo, del coraggio di arricchirsi attraverso l’alterità, il bene essenziale della solidarietà) saremo in grado di raccontare questo tempo come l’inizio di una fase in cui si sono posti i presupposti per un’autentica pacificazione.

Luca Zevi, Una civiltà di confine dagli incerti confini – Lo sforzo di “traduzione” della tradizione ebraica nelle categorie e nelle esigenze del mondo contemporaneo potrebbe pilotare un uso dell’esperienza spaziale ebraica, nell’immaginazione e nella configurazione di un’organizzazione territoriale, capace di superare le drammatiche contraddizioni, ecologiche e sociali, determinate dall’attuale modello di sviluppo.

Bijan Zarmandili, Ricordo di un’Italia meno avara – Conversazione a cura di Severino Saccardi.I significativi ricordi di un intellettuale di origine iraniana, arrivato come giovane studente, negli anni sessanta, in un’Italia profondamente diversa da quella dei nostri giorni.

Matilde Callari GalliSguardi al femminile sui nomadismi del Mediterraneo – Molti degli “invisibili”, dei “clandestini” sono donne: infatti è proprio la loro appartenenza di genere che le collega in maniera diretta alla flessibilità richiesta dall’economia globale, per la loro accettazione, a causa della mancanza di specializzazione e a causa del peso delle cure domestiche, di lavori precari e sottopagati e per la loro disponibilità a svolgere la loro attività nei diversi settori dei servizi.

Valentina Piattelli, Profughi, rifugiati, apolidi… – Una fotografia dell’attività dell’Acnur o Unhcr a favore dei rifugiati e delle diverse situazioni di spostamenti forzosi nel mondo

Luigi MughiniI migranti nella rete della Pubblica Amministrazione – Se vogliamo che la nostra società passi dal considerare l’immigrato non più come un pericolo, bensì come una risorsa, occorre in primo luogo che la sua presenza, da un punto di vista amministrativo, non sia più gestita dalla polizia.

Alessio Gramolati, Gli immigrati ed il “tema lavoro” – Sul piano del lavoro l’immigrazione dà un contributo positivo alla società italiana, ma ciò viene ostacolato da chi interpreta questo fenomeno invece come una minaccia.

Franco Campoli, Il circolo virtuoso di Nonantola – L’attuale realtà migratoria,da fenomeno di una complessità apparentemente irrisolvibile, drammatico e soprattutto, come viene proposto e rappresentato dai mass media all’immaginario collettivo, pericoloso e destabilizzante, potrebbe trasformarsi in occasione per costruire un pensiero ed una rinnovata progettualità a misura di “cittadino planetario”, come dimostra il caso di Nonantola, riportato da Sergio De La Pierre.

Anna Meli, Nel circolo vizioso della rappresentazione mediatica – I mass-media sono artefici di quel meccanismo di legittimazione dell’immagine dell’immigrato secondo quel circolo vizioso per cui ciò che scrivono e dicono va incontro e rappresenta il supposto “umore” di quell’ opinione pubblica che sono proprio loro a condizionare.

Marco Spinelli, Per un dialogo interculturale: il caso di Colle Valdelsa – Nel microcosmo di Colle di Val d’Elsa, comune in provincia di Siena, si possono osservare tutte le dinamiche introdotte dalle migrazioni in Italia e si può anche osservare come l’integrazione si può realizzare solo attraverso il dialogo e l’interazione, la conoscenza e il rispetto reciproci, il riconoscimento e la legittimazione delle differenze.

Roberto Mosi, Una bussola sulla strada dell’integrazione – Il Comune di Firenze ha preparato una guida ai servizi che fornisce agli immigrati, attraverso la quale è possibile avere una mappa di dati riferiti al territorio fiorentino che costituisce uno strumento utile a utenti e operatori sulla via di una piena integrazione degli stranieri

Costanza Mosi, Internet-immigrazione – Navigando in internet si scopre un mondo, spesso sotterraneo e silenzioso, di cittadini italiani e non, che si organizzano per fare fronte al fenomeno immigrazione, per studiarlo e dove è possibile rendersi utili per una reale integrazione.

Leonardo Ferri, Francesca Cabrini, santa dei migranti – Lucetta Scaraffia, col suo libro dedicato alla figura di Francesca Cabrini, santa patrona dei migranti, racconta la storia di una religiosa del XIX secolo che sfidò un mondo che relegava le donne e gli immigrati in uno stato di impotenza e di emarginazione traducendo la sua profonda fede in un metodo di azione capace di unire ricchezza e povertà, tradizione ed innovazione in un nuovo modello di convivenza.

Adriano Sofri, Mauro Pagani, Cuba: canzonette, passioni, pensieri che attraversano la testa (Pisa, 30 settembre 2003) – a cura di Rosanna Pilotti. Un dialogo inconsueto, tra un intellettuale e un musicista impegnato, sull’importanza delle canzonette e sulla parabola del mito di Cuba, Fidel Castro e Che Guevara.

Francesco Papafava, Kosovo: il fuoco sotto la cenere – In Kosovo la situazione continua ad essere difficile tra idee di “Grande Serbia” e spinte all’indipendenza da parte degli albanesi.

Giuseppe Vettori, Una democrazia formato esportazione? – Nell’attuale situazione di occupazione militare dell’Iraq sembra difficile imporre la democrazia nella forma occidentale senza un correttivo che tenga conto di un modello basato su una unità nella diversità che non nega le sue parti e affida la sua evoluzione alla maturazione storica di ogni particolare forma di identità.

Lucio Niccolai, I martiri di Niccioleta – Una ricostruzione dell’eccidio di Niccioleta per contribuire a far sì che almeno la memoria e le ragioni di chi fu ucciso non vadano perdute.

Appendice La memoria di Niccioleta a cura di Massimo Seriacopi.

Teresa Vieri, Le “Ballate” di Fabrizio De Andrè: riferimenti colti e popolari – Le canzoni di De André paiono attingere a due oggetti differenti: da una parte alla ballata colta, nella figura di François Villon e dall’altra alla ballata popolare di tradizione orale. Ciò sottolinea che la ballata è un modello espressivo tuttora vitale, che riesce a modificare alcune sue caratteristiche e ad adattarsi a contesti tra loro anche molto differenti, in modo da risultare sempre attuale.

Andrea Bigalli, Il Lampo del cantautore – Con il Lampo viaggiatore, Ivano Fossati, uno degli ultimi grandi cantautori italiani, ci invita ancora una volta a sognare.

Davide De Grazia, Un Dizionario-Atlante dello sviluppo umano – Dopo tre anni di intense attività, si conclude il Progetto Archivio Sviluppo con la pubblicazione del Dizionario Atlante dello Sviluppo Umano – Parole chiave e carte tematiche per una lettura critica del “mondo globale”.